Visionnaire: ricerca e progettazione per il cambiamento

Visionnaire con il suo flagship store di Piazza Cavour, inaugurato in Brera nel 2008, trasmette a pieno tutta la propria identità poliedrica che, con il passare degli anni, ha subito un importante sviluppo dato dalla ricerca verso tematiche attuali e innovative nel mondo dell’arte e del design. In 2mila metri quadrati, di quello che in origine era lo storico “Cinema Cavour”, troviamo varie aree tematiche e la galleria Wunderkammer che come una stanza delle meraviglie è una vera zona di programmazione culturale dove prendono forma progetti e collezioni frutto della collaborazione con architetti, artisti e designer. Di arte, ricerca, progetti futuri e NFT abbiamo parlato con Marco Morandini, curatore della Wunderkammer Visionnaire.

Il legame con l’arte per Visionnaire è molto importante, come testimonia il progetto Wunderkammer inaugurato nel 2008. Quando avete deciso di sviluppare e fare vostro il tema degli NFT? 

Stiamo assistendo ad una rivoluzione tecnologica che fornisce strumenti altamente sofisticati a creativi visionari e lungimiranti in tutto il mondo. Era inevitabile presentarci in occasione di questa 60° edizione del Salone del mobile di Milano con un progetto che ci permettesse di sperimentare nuovi linguaggi. Del resto abbiamo sempre operato in questo modo, sia che si tratti di trarre ispirazione dalla lettura di un libro, dalla visione di un film o di una performance di danza, questa volta ci siamo lasciati trasportare dalla curiosità per una nuova tecnologia nell’ intento di creare un ponte tra la realtà e l’universo digitale. Siamo solo all’inizio, non sappiamo cosa riserva il futuro e quali saranno le possibili opportunità, ma Visionnaire nella sua qualità di brand trendsetter crede che l’unico modo per capire i cambiamenti sia mettersi in gioco senza aspettare alla finestra. Inoltre oggi esistono delle tecnologie che rispetto anche solo a qualche mese fa, permettono di registrare degli NFT sulla blockchain risultando il 99% meno dispendiosi in termini di energia utilizzata. Questo aspetto per le aziende benefit come Visionnaire è estremamente importante e ci ha spinto a proseguire.

Quali sono le opportunità che, come azienda di design, avete intercettato?

Siamo in nuovi territori: tecnologie NFT che fungono da certificati di autenticità scritti sulla blockchain, mondi surreali creati e visualizzati su monitor ultrasottili… ma la scultura in marmo di Carrara che rappresenta la nostra interpretazione contemporanea del famoso Apollo del Belvedere esposto nei giardini Vaticani a Roma è un manufatto eccezionale e ci tiene ancorati alla realtà, ai nostri valori, alla cultura artigiana del made in Italy.  Realizzarlo a mano ha richiesto più di 70 ore di lucidatura, dopo una prima sgrossatura con fresa a 5 assi, toccarlo dal vivo è un’esperienza unica e ci ricorda i capolavori dei nostri artisti italiani del passato come Michelangelo o Canova. Non è stato facile valutare questa operazione, fissare un prezzo e quantificarlo in criptovalute. Ci sono secoli di storia dell’arte nel mezzo. Attualmente, l’NFT+ è composto dalla scultura pezzo unico e dal suo video digitale, in vendita all’asta sul marketplace 4ART. Ma al di là del valore economico dell’ operazione ci interessava esplorare nuove forme di comunicazione.

In occasione della Brera Design Week 2022, avete svelato la collaborazione con l’artista americano Jonathan Monaghan, che ha visto protagonista una scultura presso la Wunderkammer abbinata ad un NFT “plus”. Come nasce questo sodalizio?

Abbiamo impiegato un anno tra scelta dell’ artista, concettualizzazione del progetto e realizzazione delle opere. Jonathan, tra i numerosi artisti interpellati, ci è sembrato quello più idoneo a cui proporre la collaborazione. Ci è piaciuto il suo modo di rappresentare mondi surreali con riferimenti fantasy ma intrisi di contemporaneità. L’ idea di modellare il busto dell’ Apollo, massima espressione dell’ antichità di bellezza e proporzioni, con una finitura capitonnè tipica del mondo dell’ arredamento ci è sembrata anche un buon argomento.

In che modo il progetto ha trovato atterraggio in occasione della 60a edizione del Salone del Mobile?

Abbiamo allestito una bella mostra in Wunderkammer dove fino a settembre è possibile vedere la scultura e i video, inoltre dal sito dedicato (www.visionnaire-nft.com) si possono recuperare informazioni sui vari passaggi del progetto e tutorial per i curiosi che vogliono approfondire queste tematiche.

L’attenzione che la design industry ha rivolto nell’ultimo anno al tema degli NFT è qui per restare?

Il mondo digitale entrerà sempre più a far parte della nostra quotidianità, aiuterà ad amplificare e rendere più emozionante l’esperienza di acquisto, ma non sostituirà mai la parte fisica della nostra vita.

Marco Morandini
—  Curatore della Wunderkammer Visionnaire

Nasce a Torino nel 1971, architetto di formazione e con un Master in Comunicazione d’Impresa, è appassionato di arte contemporanea. Dal 2008 cura la proposta artistica e progetti di ricerca per Visionnaire, il meta-luxury brand di riferimento nel mondo dell’interior design Made in Italy. La contaminazione dei linguaggi tra arte e design, con particolare attenzione all’eccellenza artigiana, caratterizza l’attività della Wunderkammer, la galleria all’interno del flagship store milanese di cui segue la programmazione.

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