Timothy Oulton By Nomad Selection, con il suo secondo flagship store italiano inaugurato nel 2021 nel distretto di Brera, si presenta come uno spazio poliedrico e da scenografia per eventi privati, clienti e professionisti. Nei 150 metri quadrati di Via Pontaccio 19 si contraddistingue tutta la carica emotiva del brand, esaltata dalla storicità del palazzo che ospita elementi d’arredo di grande manifattura artigianale e ricerca. Del progetto e dell’incontro tra i due rispettivi fondatori, dell’attenzione verso il passato e la tradizione coniugate all’innovazione e ad un’attenzione per i nuovi temi legati alla sostenibilità abbiamo parlato con Andrea Tempini, imprenditore e co-founder del progetto Timothy Oulton by Nomad Selection.
Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine che vi siete prefissati di perseguire?
Il progetto è l’affermare un brand inglese con un forte richiamo internazionale a Milano, la città più internazionale d’Europa, e successivamente tramite la distribuzione su tutto il territorio nazionale.
Ricerca, Creatività e Ospitalità sono le 3 key-words con le quali definite la vostra attività, in che modo trovano vita all’interno del punto vendita?
La gente può dimenticarsi ciò che ha visto e sentito ma mai potrà dimenticarsi il modo in cui la faremo sentire all’interno della nostra gallery. Sorprendere con la straordinarietà delle nostre collezioni e con l’accoglienza riservata a tutti i nostri visitatori.
L’artigianato e la cura del dettaglio sono sicuramente un punto importante per il vostro brand, in che modo si fondono con il design innovativo?
Ogni nostra collezione è ispirata da un’emozione, da un ricordo, da un oggetto vintage che ha colpito la nostra attenzione. L’idea alla base prende successivamente forma grazie alla visione dei nostri designers ed alla sapienza dei nostri artigiani.
In che modo è nata la collaborazione con Timothy Oulton e come si è sviluppato il progetto dello store di Via Pontaccio?
La collaborazione con Timothy Oulton nasce dalla scommessa comune di aprire uno store nel cuore del Design, a Milano ed in particolare a Brera, luogo che coniuga perfettamente tradizione ed avanguardia. L’idea di presentare collezioni con un forte carattere, fuori dall’ordinario e qualitativamente eccellenti.
“Progettare il presente, scegliere il futuro” è stato il tema dell’edizione di quest’anno di Brera Design Week. Quanto è importante interpretare le necessità di oggi, una su tutte la sostenibilità, per affrontare le sfide di domani?
Progettare il presente, scegliere il futuro ma sempre con un occhio al passato.
La corsa ai grandi volumi non deve avere il sopravvento sul saper fare artigiano. Dobbiamo riuscire ad esaltare le competenze artigianali ad una crescita più virtuosa da un punto di vista qualitativo e sostenibile.