Loro Piana Interiors: il tessuto come trait d’union tra progettazione e realizzazione

Loro Piana Interiors, con il suo nuovissimo showroom in Via della Moscova 33 inaugurato in occasione della Milano Design Week 2022, rappresenta ed esalta a pieno la firma della maison attraverso una scelta estetica e stilistica molto precisa che riconferma da sei generazioni. Tra vetrine a tutta altezza e archi, toni tenui e pareti ricoperte di tessuti ci si immerge nella nuova collezione Loro Piana Interiors nata dalla collaborazione con grandi firme del design. Paola Navone a Raphael Navot hanno saputo enfatizzare la lavorazione e la preziosità dei tessuti applicandoli agli arredi come fossero abiti. Dell’importanza della materia prima, della progettazione e attenzione ai bisogni dei clienti abbiamo parlato con Francesco Pergamo, Direttore di Loro Piana Interiors.

Quali sono state le sfide più importanti in termini di prodotti e progetti di questo primo semestre 2022?

Il debutto è stato come sempre il mese di gennaio, quando abbiamo presentato la nostra collezione di tessuti e accessori per il 2022. Per noi è stata una novità assoluta, perché per la prima volta ci siamo concentrati su una proposta molto decorativa, innestando stampe, ricami e lavorazioni jacquard sulle nostre basi tessuto più iconiche, dalle lane e cashmere, alle lane in purezza, fino ai lini e i cotoni. Abbiamo osato, andando anche un poco oltre il nostro approccio consueto, senza tuttavia rinunciare alla nostra idea di eleganza. Siamo poi passati per Nomad St. Moritz con la versione “montagna” delle Delight Chairs, le sedie per esterno che realizziamo insieme a Exteta. Per le St. Moritz abbiamo usato solo tessuti naturali, lana e cashmere, resistenti all’acqua grazie al nostro trattamento Storm System®. Siamo riusciti quindi a proporre sedie da esterno in tessuti pregiati e totalmente naturali. Il semestre si è chiuso con il Salone del Mobile e anche in questo caso è stato un debutto: prima volta alla Design Week con un grande progetto e prima volta nella corte di Via della Moscova 33. Abbiamo avuto moltissimi visitatori e una grande visibilità che ancora continua, con un ottimo ritorno per la notorietà della maison.

Da cosa è stata stimolata la scelta di debuttare con una collezione di complementi d’arredo di interni, come fatto da altre case di moda, dedicata non solo per i clienti business ma anche per la clientela privata?

In realtà questi arredi sono un’evoluzione di quanto abbiamo fatto fin dall’inizio nella nostra divisione. Un’evoluzione importante chiaramente. Gli arredi sono “manichini” ideali per i nostri tessuti. Al debutto della divisione li abbiamo realizzati per arredare i nostri show room e i negozi Loro Piana. Alcuni sono ancora presenti in offerta e li proponiamo per i progetti che curiamo: si tratta di pezzi unici, fatti a mano da ottimi artigiani. Di qui siamo partiti per compiere un passo ulteriore, prima con gli arredi “Ginza”, inizialmente pensati per i negozi, poi con il lavoro insieme a designer prestigiosi come Paola Navone per le Delight Chairs e Raphael Navot per gli arredi “Palm”. Il filo che unisce questi progetti è unico: il tessuto. Infatti possiamo quasi affermare che i progetti nascano dai tessuti, li indossino. Quindi il nostro approccio è un po’ diverso dall’approccio strettamente moda e va nella direzione della nobilitazione e dell’evoluzione di un gesto naturale. Chiaramente gli arredi sono anche un modo immediato per parlare di Loro Piana Interiors ai clienti privati, sono la concretizzazione della sensazione tattile che i nostri tessuti restituiscono. Vediamo tutto questo come una straordinaria opportunità per evolvere il brand.

In che modo è nata l’installazione presentata durante la Design Week 2022 che ha visto la collaborazione di Raphael Navot?

L’installazione è nata dagli oggetti. Sono state le linee sinuose degli arredi, insieme alla visione di Raphael Navot, a ispirare il progetto. Navot parla di “Natural Future” per descrivere uno dei concetti portanti del suo lavoro, parla di oggetti futuristici e senza tempo, ma non freddi e nemmeno ipertecnologici. E poi avevamo l’elemento dell’origine del nostro cashmere, ovvero il deserto dell’Alashan nella Cina del nord ovest con le sue dune di sabbia dorata. Questi tre elementi sono stati il punto di partenza della creatività, senza dimenticare la stretta collaborazione con Raphael Navot che ha condiviso visioni, pensieri. Avevamo l’obiettivo di creare qualcosa che comunicasse i nostri valori e che fosse inattesa nel panorama della Design Week, senza contare la prima volta nella corte di Via della Moscova, 33, affascinante di per sé. Il risultato è stato uno spazio fuori dal tempo e dalla frenesia della Design Week, un luogo quasi magico. Una sensazione che i visitatori ci hanno restituito pienamente con i loro commenti e gli sguardi stupiti e rapiti.

Quanto conta per voi essere presenti all’interno di un contesto storico come quello di Brera e in che modo pensate di far vivere lo showroom, e più in generale il building Moscova 33, a clienti e professionisti?

Conta moltissimo. Il nostro show room precedente si trovava all’interno della corte di un bellissimo palazzo ottocentesco in via Bigli. Un luogo nascosto, simile a una casa, accogliente e perfetto per i professionisti che ci facevano visita, sapendo che quella era la loro destinazione. Più complicato nel momento in cui la volontà è stata quella di aprirsi ai clienti privati. Moscova, 33 non è più solo uno showroom, ma anche un negozio in cui chiunque può entrare e acquistare. Ha un interessante affaccio su strada con tre grandi vetrine, ha uno spazio dedicato alla progettazione e ci consente di mostrare in modo più completo tutto ciò che facciamo. Senza dimenticare il distretto in sé che sta diventando un vero e proprio riferimento per il design e l’arredamento di livello. Siamo in ottima compagnia e viviamo il luogo come una straordinaria opportunità di crescita.

“Progettare il presente, scegliere il futuro” è stato il tema dell’edizione di quest’anno di Brera Design Week. Quanto è importante interpretare le necessità di oggi, una su tutte la sostenibilità, per affrontare le sfide di domani?

Molto importante. È importante intercettare i bisogni più che le tendenze, secondo il nostro approccio. Interiors è una divisione di Loro Piana che ha sempre guardato alla qualità, alla funzionalità e alle soluzioni, più che ai meri trend. La nostra scelta è di concentrarci sui tessuti naturali – con le rare eccezioni dei materiali destinati all’esterno o agli spazi pubblici che richiedono performance che solo i materiali tecnici possono garantire – lavorando sulle caratteristiche intrinseche e semplicemente nobilitandole. E poi pensare a tessuti e materiali destinati a durare nel tempo. Anche questo è un modo di parlare di sostenibilità. Insieme alla possibilità di personalizzare accessori e arredi, assecondando il proprio gusto personale e il piacere di avere in casa pezzi unici.

Francesco Pergamo
—  Director of Loro Piana Interiors

Nato a Salerno nel 1972, Francesco Pergamo si laurea in Economia all’università di Torino e completa la sua formazione con un Master in Business Administration presso l’Università Bocconi.

Le esperienze lavorative subito dopo gli studi sono nel settore della consulenza tra Torino e Londra, in Accenture prima e in ZS Associates dopo, dove coordina importanti progetti internazionali e la start up della sede milanese della società.

In Loro Piana approda nel 2003 con il ruolo di Marketing Manager Linea Uomo, affiancando il team design con le analisi a supporto dello sviluppo delle nuove collezioni, e gli Area Manager Wholesale nelle attività di marketing e gestione key clients. Tra il 2004 e il 2006 ricopre anche il ruolo di Area Manager Russia e Middle East, mercati strategici per l’espansione di Loro Piana che vi si affaccia proprio in quegli anni. Nel 2007 assume il ruolo di Merchandiser Uomo e nel 2009 diviene Direttore di Linea Donna, con responsabilità sullo sviluppo prodotto, edit e presentazione di collezione, planning, marketing operativo, budget, controllo qualità e industrializzazione.

Nell’ottobre del 2014 passa in Ferragamo come Direttore della Divisione Abbigliamento e membro del board di prodotto.
Ritorna in Loro Piana nel 2015 come Direttore Sviluppo Prodotto Donna e Pelletteria, dove coordina i team di Design, Merchandising e Sviluppo prodotto, occupandosi dello sviluppo strategico delle collezioni donna ready to wear, accessori e pelletteria.

Dal gennaio 2019 è Direttore della Business Unit Loro Piana Interiors. Nata nel 2006, con l’obiettivo di vestire con lo stesso pregio ed eleganza dei propri accessori e capi d’abbigliamento anche gli ambienti, Loro Piana Interiors produce tessuti e accessori per l’arredamento e la decorazione di interni, per la nautica e l’aviazione privata. Qui Francesco Pergamo mette a frutto la sua lunga esperienza in Loro Piana e la sua profonda conoscenza dell’azienda per dedicarsi alla riorganizzazione e allo sviluppo del business legato all’arredamento, con l’obiettivo di assicurare una crescita significativa della divisione attraverso l’ampliamento della gamma prodotti, partnership strategiche, relazioni con nuovi key clients e importanti progetti sia nel privato che nel settore dell’ospitalità.

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