Lo spazio MADE4ART ospiterà una collettiva d’arte contemporanea organizzata da PitturiAmo nell’ambito del progetto EsponiAmo. L’esposizione presenta opere di 20 artisti italiani e internazionali, spaziando tra pittura e scultura, e affronta temi come astrazione e figurazione.

L’evento celebra l’arte visiva contemporanea e partecipa alla Ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, offrendo un’occasione imperdibile per esplorare le nuove tendenze dell’arte contemporanea in uno dei luoghi più iconici della scena artistica milanese.

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La mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia, Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, ARTE Generali e Apice, si colloca all’interno di Law is Art!, il progetto di LCA nato con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea al di fuori dei circuiti tradizionali.

L’esposizione fotografica celebra la visione potente e senza compromessi di Letizia Battaglia con una mostra dedicata alla fotografa siciliana, testimone del suo tempo.

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La quarta edizione dei Transition Days, una piattaforma di confronto tra attori chiave delle transizioni economiche e sociali – imprese, start-up, acceleratori e incubatori, think tank, policy-makers, ricercatori.

Le giornate si concentrano su competenze, innovazione e finanza green, con interventi di protagonisti internazionali come Michael Spence e Paolo Taticchi. Un’occasione per esplorare pratiche e politiche verso una transizione giusta, che unisca sviluppo e giustizia sociale.

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Da Te a Me è il mercatino – di oggettistica, abiti e accessori vintage o dismessi – il cui ricavato funge da autofinanziamento per la Casa delle Donne di Milano, un’Associazione di promozione sociale che accoglie e sostiene donne di ogni età e orientamento, promuovendo l’inclusione e la lotta contro la violenza di genere attraverso attività culturali e di scambio.

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La Milano Jewelry Week celebra la tradizione e l’innovazione nel mondo della gioielleria internazionale. L’evento offrirà talk, approfondimenti e mostre collettive presso Palazzo Bovara, La Pelota e Galdus, e coinvolgerà numerosi brand, orafi e designer che apriranno i loro store e laboratori al pubblico, trasformando Milano in un centro di creatività e artigianato.

Da anni, questo evento si dedica attivamente al networking: quest’anno, infatti, sono stati invitati oltre 5000 importanti professionisti del settore da tutto il mondo, tra cui buyer, galleristi, boutique di lusso e fashion stylist.

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Lunedì 14 ottobre verrà presentato “Il libro delle Pipe” scritto e illustrato da Dino Buzzati ed Eppe Ramazzotti, a cura di Lorenzo Viganò.

Nell’occasione, e fino al 20 ottobre, saranno esposti per la prima volta gli originali dei disegni pubblicati nel volume.

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Zazà Ramen sake bar & restaurant, in collaborazione con la galleria A PALAZZO GALLERY di Brescia, ogni sei mesi invita un’artista diverso a fare un’opera situ. Per questa edizione sarà presente “Intercity”, dell’artista franco-italiana Nathalie Du Pasquier (1957, Bordeaux). Il lavoro, commissionato dal proprietario e collezionista Brendan Becht appositamente per gli spazi del ristorante, consiste in un wall painting site-specific che si sviluppa lungo il muro della sala da pranzo principale.

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La mostra Angelo Cortesi: una vita nel progetto celebra la carriera del designer, mettendo in luce il suo approccio militante e il design come progetto in continua evoluzione.

L’esposizione include disegni, modelli, prototipi e progetti per l’Estremo Oriente, gli aeroporti di Linate e Malpensa, e la stazione di Cadorna. Curata da Luciano Galimberti, con Valentina Fisichella, l’allestimento è di Alessandro Colombo e Paola Garbuglio.

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Nella functional art di Francesco Maria Messina, natura e influenze classiche si fondono in pezzi unici, realizzati da artigiani toscani. Materiali rari e design all’avanguardia creano un dialogo tra arte, architettura e sublime.

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La Tube Culture Hall presenta la nuova mostra I Want You To Be Weak, As Weak As I Am, curata da Vittoria Beltrame, con opere di Gill Button, Cecilia Fiona, Ellie Kayu Ng, Gal Schindler e Melania Toma.

L’esposizione esplora la vulnerabilità come punto di forza, evidenziando il coraggio di esprimere sentimenti e pensieri intimi. Ispirato a L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera, il titolo invita a riflettere sul complesso equilibrio tra leggerezza e pesantezza nella vita. Con un mix di astratto, figurativo e surreale, gli artisti condividono emozioni profonde, dimostrando che l’espressione di sé attraverso l’arte è un atto di straordinaria forza.

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La mostra Design di Filiera. La Filiera della Ceramica / 10 anni di ADI Ceramics & Bathroom Design Award – curata da ADI – indaga la supply chain delle filiere ceramiche italiane, raccontando con passione il decennale dell’ADI Ceramics & Bathroom Design Award, celebrato durante Cersaie.

Attraverso una videoinstallazione e la collezione permanente del Compasso d’Oro, presentando opere di talenti come Odo Fioravanti e Jasper Morrison, insieme al documentario Ceramics of Italy, diretto da Esmeralda Calabria, che esplora la sostenibilità nel settore.

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Carpenters Workshop Gallery e Vincenzo De Cotiis Gallery presentano Archeologia della Coscienza, una continuazione del corpo di lavoro presentato a Milano e Londra.

Per questa mostra, De Cotiis ha creato sculture contemporanee, ispirate ad antichi archi e realizzate con marmi rari, fibra di vetro riciclata e vetro di Murano e realizzate attraverso un processo di recupero. In queste opere l’artista prende una struttura perfettamente concepita e la rielabora a propria immagine, rivoluzionando le connotazioni antiche e precedentemente incontrastate dell’arco. Rappresentazioni che storicamente celebrano la forza e il trionfo si trasformano in scarti archeologici amorfi, iconici e allo stesso tempo trascurati.

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La mostra presenta manifesti realizzati dalla Japan Graphic Designers Association (JAGDA) e la Hiroshima International Cultural Foundation che nel 1983 lanciarono una campagna di manifesti per promuovere la pace, chiamata “Hiroshima Appeals”.

Dal 1983 al 1989 e ripreso nel 2005, il progetto vede ogni anno la creazione di un nuovo manifesto da parte di designer giapponesi per commemorare i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki.

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C+N Gallery CANEPANERI inaugura la nuova stagione espositiva con la mostra collettiva The Name of the Rose. Step 2, a cura di Charles Moore. Dopo il debutto a Genova, l’esposizione porta a Milano le opere di MJ Torrecampo, Harriet Riddell, Chigozie Obi, Mie Olise Kjærgaard e Gonzalo García.

Attraverso una varietà di tecniche e mezzi, gli artisti riflettono sul valore del rosa nell’arte contemporanea, ispirandosi al pensiero di Umberto Eco per rinnovare il concetto di bellezza come fenomeno soggettivo e in continua evoluzione.

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Un allestimento speciale combina immagini d’archivio della fotografa e nuove opere, mettendo in luce sottili connessioni tra temi come reportage, moda e arte. Le immagini invitano gli spettatori a riscoprire parti di sé, esplorando la bellezza, la vulnerabilità e la complessità dell’esistenza, svelando la verità profonda dell’essere umano.

La galleria Kaufmann Repetto presenta Humankind di Katherine Bradford, la mostra in cui corpi androgini prendono vita attraverso pennellate luminose e colori fluidi. Il colore, protagonista assoluto, dissolve i confini di genere e razza, creando intricate connessioni umane.

Bradford esplora temi di comunità e appartenenza, e la sua esperienza personale emerge con forza, mettendo in luce il suo impegno decennale nelle comunità artistiche di New York e del Maine e la sua profonda fede nei legami tra gli esseri umani.

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Il percorso accoglie oltre un centinaio di fotografie dello studio Ballo+Ballo, alcuni oggetti di design, in prestito dall’ADI Design Museum e dalle Raccolte d’Arte Applicata del Castello Sforzesco e alcuni oggetti originali appartenuti ai due fotografi, oltre a riviste d’epoca con cui i Ballo hanno collaborato e volumi contenenti loro fotografie.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano-inglese, con apparati scientifici, saggi e immagini, edito da Silvana Editoriale.

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La prima mostra in Italia della giovane artista ucraina Iryna Maksymova, che attraverso i suoi dipinti e i suoi arazzi tessuti a mano esplora i temi del femminismo e dell’identità nazionale, spesso sovrapponendo questi concetti in una dimensione estetica che attinge all’arte degli outsider.

L’artista traduce l’interesse per il folclore ucraino e per l’arte ingenua in un lessico figurativo capace di combinare le suggestioni del passato con le urgenze del presente.

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La mostra, documentata nel libro “GIORDANI. Il mito delle auto a pedali”, celebra l’evoluzione stilistica e costruttiva delle auto a pedali dal Novecento agli anni ’70. Attraverso la collaborazione di 25 esperti collezionisti italiani, si rivela la bellezza e il valore di un’importante pagina della storia del gioco e del design.

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La prima mostra personale in galleria dell’artista palestinese Nidaa Badwan (Abu Dhabi, 1987) prende il nome dall’inedito corpus di opere fotografiche Rinascita, un progetto nato dalla necessità di oltrepassare una serie di soglie del proprio percorso artistico e personale per raggiungere una condizione di risveglio e rinascenza.

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La mostra Jam di Jonathan Calugi, artista toscano noto per collaborazioni con Nike, Apple e Google, offre un’opportunità unica di esplorare il suo universo creativo e celebrare dieci anni di cultura al Vicolo.

Calugi, già riconosciuto a Milano per i suoi interventi murali a Scalo Farini e al Mercato Centrale, si distingue per le sue sinuose linee nere intrecciate e le forme geometriche colorate, che caratterizzano il suo approccio artistico tra illustrazione e pittura.

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Accesso gratuito con biglietto di ingresso dell’Acquario

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In occasione della Settimana della Moda Donna, riparte la programmazione della Galleria 10corsocomo dedicata alle arti visive con la mostra dedicata all’artista statunitense Talia Chetrit.

Le 28 opere selezionate dalla sua produzione artistica e realizzate nell’arco di trent’anni – tra cui autoritratti, scene familiari, nature morte e fotografia di strada – esplorano i temi legati alla rappresentazione del sé, alla dinamiche di potere e alla sessualità. Le sue opere poetiche e provocatorie si interrogano sulla natura della fotografia e ci invitano a riconsiderare il modo in cui guardiamo le immagini.

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La mostra Dimensionare lo spazio, a cura di Lorenzo Madaro, invita a riflettere su una idea di scultura intesa come rimodulazione dello spazio fisico attraverso opere la cui tridimensionalità nasce dalla alterazione della percezione visiva.

L’esposizione si concentra sui perimetri e gli ambiti di ricerca di una scultura in grado di generare riflessioni sulla forma e lo spazio. Gli artisti protagonisti del progetto espositivo hanno lavorato e lavorano investigando le radici proprie del linguaggio, esplorando la luce e il dinamismo, ma anche il rapporto tra la bidimensionalità della parete e lo sguardo espanso dell’architettura, esplicitando le specificità che la scultura ingloba costantemente.

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Marco Palmieri continua la sua ricerca artistica nell’individuare e delineare tratti salienti delle strutture costanti dell’immaginario spaziale, attraverso la messa in scena di una visione che spazia dalle Annunciazioni rinascimentali alla Metafisica del Novecento, fino alle opere fotografiche di Luigi Ghirri.

lunedì-venerdì dalle 15.30 alle 19.30
mattina e sabato su appuntamento

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La galleria Mimmo Scognamiglio presenta Dream under construction la prima personale italiana di Johny Alexandre Gomes, noto come Jota. Un tema centrale delle sue opere è il confronto con lo sguardo diffidente della comunità bianca brasiliana, che Jota vive come giovane artista nero cresciuto nelle favelas.

Da questa prospettiva nasce l’ironia di lavori come lo scenario del Chapadão dipinto su una tavola da skate, sport percepito nella sua comunità come un hobby per benestanti. Sacralità e spiritualità si fondono con la vita quotidiana nelle sue opere, arricchite da tecniche insolite apprese durante il suo lavoro come muratore e ispirate alle esperienze comunitarie.

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La mostra si caratterizza per la presentazione delle opere di Nicolas Pelzer e Tal Regev. Nicolas Pelzer esplora, con le sue installazioni scultoree, l’interazione tra tecnologia e i suoi effetti sui valori contemporanei, analizzando il distacco tra tecnologia e natura. Tal Regev, invece, nei suoi dipinti luminosi e sfumati, rappresenta la figura umana esplorando la tensione tra l’energia interiore e le manifestazioni esterne. Le sue opere, stratificate e misteriose, riflettono una continua ricerca di luce e significato.

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Creata per Gorlan, Above, Between, Below è la prima collezione di tappeti disegnata da Paritzki & Liani – parte dello studio internazionale di architettura P&L Architects. La collezione esplora il rapporto tra spazio e superficie. In occasione della presentazione Paola Liani, Itai Paritzki – fondatori dello studio –  Manuel Orazi e Paolo Rosselli discuteranno di architettura, tappeti e rappresentazione visiva.

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Cardi Gallery è lieta di annuncia l’apertura di MONUMENTAL, una mostra collettiva che presenta lavori di grande scala e mette in luce l’impatto di materiali poveri e gesti essenziali. La mostra si sviluppa su due piani: al piano terra saranno esposte sculture imponenti di Jannis Kounellis, accompagnate da opere su tela di Alighiero Boetti, Mario Merz e Giuseppe Penone. Il primo piano ospiterà un’installazione a più pannelli di Luciano Fabro, uno dei fondatori dell’Arte Povera.

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In occasione dei 100 anni dell’anniversario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, la Fondazione Anna Kuliscioff organizza, in collaborazione con le Civiche Raccolte Storiche, una mostra che si propone di indagare la sua relazione con la città di Milano.

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La mostra indaga il tema dell’allegoria della morte e della danza macabra, affrontato da Martini in alcuni importanti lavori, come L’Albo della morte (1894-1896), ciclo eccezionale di disegni, di chiara ispirazione nordica, per spingersi fino alle celebri cartoline della Danza macabra europea, pubblicate dall’editore Longo di Treviso in occasione del primo conflitto mondiale.

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In occasione del settimo anniversario della galleria, BUILDING celebra l’artista Remo Salvadori con una mostra personale.

Le opere, che si snodano su tre piani e sulle facciate esterne, trasformano l’architettura in un organismo vivo, in cui l’artista interviene con precisione e profondità. Tra installazioni site-specific e sculture emblematiche, Salvadori esplora il dialogo tra materia, luce e spazio, offrendo un percorso immersivo tra arte e meditazione.

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Delvis Unlimited presenta Metallica, un’installazione che esplora il metallo come materia chiave nel design contemporaneo.

Curata da Matteo Cibic, l’opera crea un dialogo tra design e arte con contributi di Derek Castiglioni, Duccio Maria Gambi e Goldschmied&Chiari.

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La mostra DesignUP – soluzioni di continuità, curata da Stefano Micelli (Università Ca’ Foscari di Venezia) e Francesco Zurlo (Politecnico di Milano), è il nuovo approfondimento tematico della collezione permanente del premio Compasso d’Oro. In questa rinnovata selezione di prodotti e metodologie progettuali, intende rappresentare ogni prodotto come risultato di un sistema complesso, soluzioni di continuità che conferiscono a iconici oggetti del design italiano la propria unicità.

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